LE ZECCHE

Le zecche sono aracnidi, rassomiglianti a piccoli ragni, e le pulci sono insetti, ma queste due minuscole creature hanno almeno una cosa in comune: sono entrambi parassiti che si nutrono del sangue del tuo cane o del tuo gatto, e possono provocare numerosi disturbi o problemi di salute più seri. In alcuni animali, il morso della pulce può passare inosservato, in altri causare una lieve irritazione e, negli animali con dermatite allergica da pulci, causata da una elevatissima sensibilità alla saliva delle pulci, può dare luogo a prurito esteso a tutto il corpo, aree di lesione arrossate, perdita di pelo ed anche ulcere. Una grave infestazione da pulci può provocare anemia, specialmente nei cuccioli e nei gattini. Le pulci possono inoltre trasmettere numerose malattie o parassiti, come ad esempio la tenia. Le zecche sono “vettori” o portatori di numerose malattie, quali la malattia di Lyme (borreliosi), che può occasionalmente trasmettersi all’uomo.
Le pulci adulte sono insetti senza ali, normalmente non più grandi di un seme di sesamo, che si nutrono del sangue degli animali. Le due zampe posteriori, notevolmente allungate, conferiscono loro una straordinaria capacità di salto. Dopo essersi ancorate al pelo del tuo animale con i loro artigli, perforano la pelle con il morso della bocca, formata da due fauci a forma di ago, succhiando in questo modo il sangue in quantità giornaliere che arrivano fino a 15 volte il loro peso corporeo, come nel caso delle femmine di pulci ctenocephalides felis. Se una pulce riconosce nel tuo cane o nel tuo gatto un’invitante risorsa di cibo, puoi star certo che anche altre ne arriveranno! Si accoppiano e le femmine possono deporre da 30 a 50 uova al giorno. Queste uova cadranno a terra entro 8 ore e, non più di due giorni dopo, le larve di pulce schiuderanno e si annideranno a terra in zone buie, nei tappeti o sulla tappezzeria. Dopo circa una settimana, in cui si nutriranno di avanzi delle pulci adulte, briciole, scaglie di pelle etc, le larve tessono bozzoli per poter diventare pupa. Le pupae possono rimanere in questo stadio per periodi di tempo molto lunghi. Il ciclo continua, a distanza di una settimana circa, quando le pupae si trasformano in pulci adulte e fuoriescono dai bozzoli quando sentono la presenza di un cane o di un gatto, o di un altro animale ospite. Il ciclo – che può durare da un minimo di 12 ad un massimo di 180 giorni – può quindi riprendere nuovamente daccapo.

…e le zecche
Le zecche sono creature prive di ali che si nutrono esclusivamente del sangue di animali durante tre dei quattro stadi del loro ciclo vitale. Esse sono munite di un apparato chiamato organo di Haller in grado di percepire il calore, l’anidride carbonica ed altri segnali che permettono alle zecche di localizzare la presenza di una risorsa alimentare animale. Una volta individuato, esse gli si attaccano sopra e, agganciate le fauci alla pelle dell’animale, iniziano a succhiarne il sangue. Controlla regolarmente la presenza di zecche sul tuo animale, specialmente se è stato all’aperto in zone boschive o con erba alta. Spazzolando accuratamente il tuo animale entro 4 – 6 ore dalla sua esposizione a questi ambienti puoi aiutare ad impedire che le zecche gli si attacchino addosso per pasteggiare. Quando trovi una zecca devi rimuoverla immediatamente, poichè più lungo è il tempo in cui è attaccata al suo ospite maggiore è il rischio di malattie.

Il controllo di pulci e zecche
I nuovi antiparassitari e regolatori della crescita degli insetti disponibili, per cani e gatti, in pratiche confezioni ad uso topico od orale, non solo eliminano tutte le pulci presenti, ma hanno inoltre un’azione a lungo termine per la prevenzione di successive infestazioni. Questo obiettivo viene raggiunto eliminando i parassiti prima che essi possano riprodursi, od impedendo alle loro uova di svilupparsi nelle normali pulci adulte.
Chiedi al tuo veterinario di consigliarti il prodotto più adatto al tuo animale.
Inoltre, usa frequentemente l’aspirapolvere nelle zone di intenso passaggio e sottoponi a frequenti lavaggi la cuccia del tuo animale: queste semplici azioni contribuiranno enormemente a ridurre la popolazione di pulci nella tua casa. Alcuni dei prodotti ad uso topico od orale per il controllo delle infestazioni da pulci sono anche efficaci contro le zecche.
 Questi trattamenti dovrebbero essere associati a dei controlli ed alla rimozione giornaliera delle zecche da quegli animali, ed in particolare modo i cani, che vivono normalmente all’esterno, in zone con una elevata popolazione di zecche.
Chiedi al tuo veterinario informazioni riguardo alla situazione della zona in cui vivi.
 Anche la pulizia del terreno da erba alta e cespugli, la rimozione di foglie ed altri detriti organici, ed il taglio dell’erba aiutano a ridurre la presenza di zecche alterando il loro naturale habitat esterno.

Quando un parassita sceglie il tuo animale come pasto
Se, nonostante ogni tuo sforzo per controllare, scopri che pulci o zecche si sono attaccate al tuo animale  dovrai utilizzare un prodotto che uccida o funzioni da repellente per i parassiti. Tra questi troverai trattamenti topici da eseguire una volta al mese, spray, polveri, bagni disinfettanti, shampoo, collari e, per la lotta alle pulci, farmaci per via orale od iniettabili.
Domanda sempre al tuo veterinario quale sia il prodotto più adatto al tuo animale.
 Ricordati poi che è perfettamente normale vedere pulci o zecche vive su di un animale immediatamente dopo l’applicazione di un trattamento topico, uno spray, uno shampoo, un collare, etc. Molti credono che ciò significhi che il prodotto non funziona, ma le pulci e le zecche devono assorbire completamente il prodotto prima che questo faccia effetto, cosa che può avvenire poche ore o pochi giorni dopo l’applicazione.

ALITO CATTIVO NEL CANE E NEL GATTO

L’alito cattivo, in termini medici definito come ‘alitosi’, è un problema di frequente riscontro nel

cane e nel gatto e  il veterinario è spesso consultato per porvi rimedio.

Normalmente i proprietari sospettano una cattiva digestione, ed hanno precedentemente cambiato

alimentazione, ma con scarsi risultati.

In effetti l’alitosi come causa più comune riconosce un qualche problema dentale.

La prima cosa da fare è verificare la presenza di placca sui denti, facilmente riconoscibile per il

tipico colorito marrone e per la localizzazione alla base dei denti, soprattutto premolari e molari, nei

casi più gravi canini ed incisivi.

La placca è formata da batteri, particelle residue di cibo e da una particolare composizione della

saliva. Nei cani di piccola taglia questo problema è particolarmente evidente.

A questo punto il medico veterinario normalmente consiglia un’igiene orale, in anestesia generale

che prevede un check-up generale ed un ricovero di qualche ora presso una struttura veterinaria.

E’ molto importante non temporeggiare e seguire invece il consiglio del medico curante, in quanto

una cattiva igiene orale trascurata, non solo peggiorerà il problema dell’alitosi, ma porterà gengiviti

e malattia periodontale con eventuale caduta dei denti. Va tenuto presente che una infiammazione

cronica orale con proliferazione batterica è spesso la causa sottostante a problemi alle valvole

cardiache ed al sistema urinario.  

Altre cause di alito cattivo nel gatto possono essere favorite da una particolare ipersensibilità alla

placca in gatti predisposti che causa una gengivite linfocitico plasmacellulare con coinvolgimento di

tutta la bocca, oltre a malattie virali croniche come la FIV e la FeLV, che causano

immunosoppressione.

Ovviamente oltre a queste cause, generalmente risolvibili o controllabili con un’attenta cura della

bocca, vi sono particolari malattie che possono instaurare alito cattivo.

 

 L’insufficienza renale, comune nel gatto in forma cronica e subdola, può causare cattivo

odore dalla bocca, di tipo urinoso, oltre ad un anormale sete e frequenza di orinazione.

 Infezioni da traumi o corpi estranei della bocca o dell’esofago

 Gravi infezioni polmonari

 Malattie debilitanti quali tumori, diabete ed alcune patologie auto immuni.

 L’abitudine di certi cani di mangiare le proprie feci (coprofagia)

 In ogni caso l’alitosi va approfondita e trattata al più presto, in quanto può essere il sintomo

di qualcosa di più serio che può mettere a rischio la vita dell’animale.

ADOTTA UN CANE PER NATALE

Per Natale, le associazioni animaliste consigliano di prendere cani e gatti abbandonati nei canili o

accolti nei rifugi dove, contrariamente a quanto solitamente si pensa, vivono  anche animali di

razza, giovani e cuccioli in salute.

Non sempre però ci si trova nella possibilità di ospitare a casa propria  un quattro zampe.

Talvolta, alcuni trovatelli sono di difficile adozione. Possono aver vissuto esperienze traumatiche

che li hanno segnati al punto da rendere per loro complessa la convivenza in famiglia. Oppure,

possono trovarsi in condizioni di salute tali da necessitare di cure speciali  che non tutti sono in

grado di offrire loro. O ancora, sono ormai anziani e molto spesso, chi sceglie di adottare un cane

senza padrone, preferisce che sia giovane. E anche per coloro che sentono di non avere lo spazio e il

tempo adatti per accogliere in casa un animale, l’adozione a distanza è ormai la soluzione più

caldeggiata.

L'adozione a distanza è un modo immediato per fare qualcosa di concreto a favore dei cani ospiti di

canili e rifugi .

Chi sceglie un'adozione a distanza contribuisce alle spese di mantenimento dell' adottato, nonchè  

alle spese  necessarie al suo benessere, e in cambio riceverà periodicamente notizie e foto

dell'animale adottato.

Per chi lo desidera, è possibile andare a trovare il proprio amico adottato ed instaurare con lui un

concreto rapporto d'amicizia.

INTOLLERANZA ALIMENTARE NEL CANE, I SINTOMI PIU' COMUNI

I cani possono soffrire di intolleranze alimentari e presentare disturbi, più o meno gravi, a seguito dell’ingerimento di particolari alimenti.

La gravità dei disturbi è correlata alla quantità della sostanza assunta e al periodo di somministrazione.
Se non vengono scoperte in tempo, le intolleranze possono avere anche conseguenze molto serie.
Ma come fare a capire se un cane ha sviluppato un’intolleranza alimentare?
 
I sintomi delle intolleranze alimentari nel cane 

Le intolleranze non sono asintomatiche, ma presentano tutte dei sintomi ben precisi che fungono da campanello d’allarme.

Tra i sintomi più evidenti ci sono quelli che interessano:
L’apparato gastro-intestinale: il vomito, la diarrea, le coliti, i singhiozzi, la flatulenze e le frequenti eruttazioni.
L’apparato respiratorio: asma, riniti, sinusiti.
L’apparato cutaneo: pruriti continuati, eritemi, lesioni alla base dell’orecchio e sul collo e irritazioni nella zona anale.
L’apparato nervoso: crisi epilettiche, aggressività, affaticamento e tendenza ad ingrassare.
L’apparato oculare:congiuntiviti e lacrimazione frequente
L’apparato genitale: cistiti, urinazioni frequenti.
Se ci si accorge della presenza di uno o più sintomi sopracitati è consigliabile rivolgersi al veterinario per la diagnosi e la cura.

CURIOSITA' SUI GATTI

Cuiosità anatomiche

L'unica fonte di sudore per il gatto sono i cuscinetti plantari che, al loro interno, contengono numerose ghiandole sudoripare; per il resto la regolazione termica avviene esclusivamente tramite l'evaporazione della saliva che il gatto sparge sul pelo con la lingua.
Quindi non stupitevi se il vostro gatto, impaurito o accaldato, lascia impronte umide al suo passaggio.

Le vibrisse, i baffi e i lunghi peli sopra gli occhi e dietro le zampe, sono molto importanti per il gatto, essendo sensibili alle correnti d'aria, ai campi magnetici, alle variazione di pressione, e costituiscono una specie di radar: tramite un nervo cranico trasmettono direttamente al cervello ogni informazione ricevuta.

Le ossa del gatto sono più numerose di quelle dell'uomo, 240 contro 206; solo nella coda ce ne sono circa 20.

I denti non sono molto numerosi, 30 contro i 32 dell'uomo, e vengono poco utilizzati per la masticazione. Infatti, il gatto grazie ai suoi potentissimi succhi gastrici può ridurre in poltiglia anche l'osso più duro.

Non è vero, come molti credono, che il gatto vede al buio. Il fatto è che al gatto, come a tutti i predatori notturni, è sufficiente una minima luce per muoversi con sicurezza. I suoi occhi possono essere considerati dei catarifrangenti grazie ad uno strato di cellule riflettenti che costituiscono il cosiddetto "tappeto lucido" in grado di intensificare la luce fino a 40/50 volte. Sembra probabile che i gatti vedano in bianco e nero.

L'udito del gatto è più sviluppato di quello dell'uomo, è in grado di captare frequenze fino a 50.000 Hz contro i nostri 20.000 Hz, ma è minore di quello del cane che arriva fino a 100.000 Hz. E' il senso più vulnerabile nell'invecchiamento: comincia a diminuire già intorno ai 4 anni e molti gatti, purtroppo, diventano sordi in vecchiaia.

L'olfatto è ben sviluppato ma è efficace, a differenza del cane, solo a breve distanza. Il gatto annusa il cibo prima di mangiarlo e sarà questo senso, non il gusto, a decidere.
 
 
 
L'età media della pubertà per il maschio è di circa 5/7 mesi, mentre per la femmina è di 5/12 mesi (nei persiani anche dopo l'anno); comunque tali dati devono essere considerati puramente indicativi essendo suscettibili di variazioni individuali, di razza, taglia, età del gatto, etc..
Nelle gatte il primo calore si presenta di norma tra i 5 e i 18 mesi (la prima volta si osserverà un aumento ed indurimento delle mammelle); il periodo varia anche a seconda della razza o della stagione. La frequenza dei calori é circa 3/8 volte all'anno e compresa gene
ralmente tra fine gennaio e fine settembre, mentre la loro durata é dai 6 ai 10 giorni.
In questi periodi, la gatta manifesta uno "strano comportamento": alza il posteriore e la coda, aumenta lo strofinarsi sulle gambe del proprietario, si rotola per terra; inoltre può instaurare con il suo proprietario un intenso dialogo di miagolii.
L'ovulazione, invece, è provocata dal coito e la gestazione dura mediamente dai 58 ai 70 giorni.
I maschi non vanno in calore, ma sono attratti dal forte odore della femmina (che nel periodo in cui va in calore è particolarmente acuto, anche se non percepibile dall'olfatto umano) e per questo motivo sono sempre pronti all'accoppiamento.
 
 
Lunghezza media: 40/50cm oltre i 30/35cm della coda
Temperatura rettale: 38°- 38.5° C
Calori: da 2 a 4 volte l'anno (durata media da 10 a 12 giorni)
Gestazione: dura 55-69 giorni 
Pubertà: maschio 7-10 mesi, femmina 6-12 mesi
Longevità: circa 15 anni
Alimentazione: prevalentemente carne.

Ci troviamo in via Giovanni Gentile n.100  a Rossano (a 50 m dal Centro per l'impiego)

Telefono 338 20 60 801

 P IVA 03064370780

L'abulatorio Veterinario effettua i seguenti orari:


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10.30 - 12.30, 16.30 - 19.30

Mar
tedì       10.30 - 12.30, 16.30 - 19.30

Mercoledì                          16.30 - 19.30

Giovedì       10.30 - 12.30, 16.30 - 19.30
 
Venerdì      10.30 - 12.30, 16.30 - 19.30
 
 Sabato        10.30 - 12.30