IMPORTANZA DEL MICROCHIP CONTRO GLI ABBANDONI ESTIVI
Dal 1991 è obbligatorio dichiarare e registrare il possesso di un cane presso l’anagrafe canina della propria ASL di residenza.
Dapprima questo comportava l’assegnazione di un codice di lettere e cifre tatuato all’interno dell’orecchio o nella coscia del cane, ora si è passati ad un nuovo sistema di identificazione elettronica: il microchip (o microtransponder). Il microchip è una minuscola capsulina di materiale biocompatibile, che non provoca nessun rigetto né fastidio, di 11mm di lunghezza e 2,1mm di diametro.
Viene iniettato sottocute con un’apposita siringa sterile e monouso nella regione retroauricolare sinistra, in pochi secondi e senza dolore perché l’ago è obliquo ed estremamente affilato. Da lì non si sposta perché la sua superficie è fatta in modo da ancorarsi definitivamente nel sottocute, cosa che avviene dopo alcune ore, perciò per 24/48 ore non toccate la sede d’iniezione. Ha molti vantaggi:
- l’applicazione è veramente indolore e non richiede anestesia; perciò si può mettere su cani giovanissimi anche di taglia molto piccola e a cani anziani
- non sbiadisce col tempo, come poteva accadere con il tatuaggio
- è applicato in una zona facilmente controllabile con un apposito “lettore” (scanner) che è in possesso di tutti i veterinari che operano in ambulatorio e del Servizio Veterinari ASL, oltre che dei canili di ricovero dei cani randagi
Il microchip è “passivo”, poiché rimane nel sottocute senza emettere segnali: lo fa solo quando viene “attivato” da un lettore e per i pochissimi delle ricerca; allora trasmette un segnale che viene decodificato dal lettore nel codice identificativo del cane (codice composto da 15 numeri), unico al mondo ed esclusivo di quell’animale.
Il codice indica:
- il paese in cui all’animale è stato iniettato il chip
- il produttore del chip
- gli ultimi 6 numeri identificano l’animale
Sicuramente è un metodo:
- più affidabile, perché non si falsifica e si legge perfettamente
- più pratico, poiché non richiede anestesia e si legge agevolmente anche in animali poco docili
- più internazionale, per l’unicità garantita di ciascun numero
- inoltre non si “scarica” mai
A cosa serve?
Il codice di identificazione del Vostro cane sarà abbinato al nome di una persona, la quale sarà riconosciuta come proprietaria dell’animale. Per questo motivo avete sia diritti sia dei doveri nei suoi confronti.
Tutti i dati relativi al cane di Vostra proprietà entrano in una banca dati per ora solo regionale, ma, in un prossimo futuro, nazionale, per agevolare la sua identificazione ed il ritrovamento del proprietario in caso di smarrimento.
Perciò
Vanno “chippati” proprio tutti i cani, anche quelli piccolissimi, anche quelli che “Tanto stanno sempre in casa” e non li vede nessuno, ma, quell’unica volta che si perdono ci gettano della disperazione, e anche quelli troppo “vecchi”. Non ci sono limiti di età per il michrochip!
Inoltre, è un OBBLIGO DI LEGGE relativo al possesso di un cane.
Unici esclusi: i cani con tatuaggio perfettamente leggibile. Se il tatuaggio non si legge più, mettiamo il chip!
Se avete smarrito un cane, denunciatene la scomparsa entro 3 giorni al Servizio Veterinario ASL.
Se trovate un cane, anche senza tatuaggio o chip, dovete segnalarlo al Servizio Veterinario ASL.